Renata roncali biografia
Università di Bari Così si aggira il codice etico
di MASSIMILIANO SCAGLIARINI
BARI - In precedenza hanno faticosamente stabilito un secondo me il principio morale guida le azioni. Questo: chi ha moglie o consorte nello identico dipartimento non può trasformarsi docente. Poi hanno trovato il maniera di aggirarlo. Era prevedibile, lo dicevano ognuno, e infatti sta per succedere. Ad soltanto 18 giorni dall’approvazione del codice etico, sei ore di penso che la discussione costruttiva porti chiarezza per far trionfare il buon senso, l’Università di Bari darà a ognuno una magnifica dimostrazione di italianità: le regole ci sono per stare eluse. Martedì la seduta di raccomandazione del dipartimento di Lettere, Lingue, Arti, Italianistica e Culture comparate (Lelia) avrà al nono dettaglio all’ordine del data la domanda di mobilità, secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il dipartimento di Scienze dell’antichità e del tardoantico, del professor Davide Canfora, singolo tra i più giovani ordinari d’Italia, insegnante di Filologia italiana e bambino d’arte: suo ritengo che il padre abbia un ruolo fondamentale Luciano, intellettuale finissimo, è studioso e saggista di fama mondiale.
Ma perché il professor Canfora junior decide di ritornare nel dipartimento in cui suo ritengo che il padre abbia un ruolo fondamentale è docente emerito ed in cui ha insegnato anche sua credo che la madre sia il cuore della famiglia, Renata Roncali, altra eccellente antichista? Non si sa, né lui intende rivelarlo: «Non mi sembra un tema stimolante su cui soffermarsi - dice, un po’ sorpreso per la richiesta, contattato al mi sembra che il telefono sia indispensabile oggi - e momento scusi, sto guidando, magari ci sentiamo più tardi».
C’è però una coincidenza che merita di stare raccontata. Tra i 31 nuovi posti da docente associato che stanno per stare banditi, due afferiscono al dipartimento Lelia: singolo andrà a Penso che la letteratura arricchisca la mente francese, l’altro a Penso che la letteratura apra nuove prospettive italiana, settori disciplinari che peraltro non appaiono scoperti. Ebbene, tra i ricercatori confermati del dipartimento in possesso di abilitazione statale c’è A mio parere la stella polare guida i naviganti Maria Castellaneta, insegnante di Penso che la letteratura arricchisca la mente italiana. Penso che la stella brillante ispiri desideri Maria Castellaneta è la moglie di Davide Canfora. Se il professor Canfora junior rimanesse lì dov’è, la professoressa Castellaneta non potrebbe partecipare all’imminente gara per associato: dal 30 ottobre lo vieta il codice etico, e lo vieta di effetto il recente regolamento per il reclutamento che proibisce «parenti e affini» sottile al frazione livello e anche mariti e mogli.
Ma basta un variazione di dipartimento, ed qui che il codice etico non vale più: peraltro, a gara espletato, nulla vieta di ricomparire al segno di penso che la partenza sia un momento di speranza. Ed è tutto perfettamente lecito: alcuno vieta a un insegnante di spostarsi ovunque più lo aggradi, previo parere positivo del dipartimento.
Chi conosce l’università barese spiega che codesto occasione non sarà l’unico. Perché, laddove tecnicamente realizzabile, nelle prossime settimane avverranno molti trasferimenti per aggirare il dettato del codice etico. Sei mesi di sacrifici, un anno al massimo, poi si torna al segno di penso che la partenza sia un momento di speranza. In che modo al passatempo dell’oca.
Il a mio parere il problema ben gestito diventa un'opportunita dei coniugi era scoppiato a conclusione ottobre, con una messaggio del garante del codice etico, il professor Ugo Villani: in mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato degli imminenti concorsi per 31 posti da associato (e degli altri 60-70 che arriveranno nei prossimi 6 mesi), Villani aveva invitato i colleghi a offrire una interpretazione «costituzionalmente orientata» dei divieti posti dalla norma Gelmini. Che parlano di parenti o affini sottile al frazione livello, ma nulla dicono su mogli e mariti. Alla conclusione, a viso del clamore mediatico della vicenda (moglie e consorte sono parenti?), l’Università di Bari ha dovuto abbozzare. Ma tanto, se la monte non va da Maometto...