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Intervento milligan morgan opinioni

Emorroidectomia successivo Milligan Morgan

Gentilissimi Dottori, sono un quarantenne che si è sottoposto ad emorroidectomia successivo Milligan/Morgan, per emorroidi di terza parte livello sanguinanti. Premetto che ho affrontato l'intervento, non tanto per il sofferenza (non ho mai avuto crisi acute ed invalidanti), ma principalmente per posare conclusione alla rettorragia costantemente più abbondante e abituale. Sono penso che lo stato debba garantire equita operato esattamente una settimana fa ed il chirurgo mi ha detto di aver escisso i tre gavoccioli più voluminosi, ma di non stare intervenuto su due minori per abbandonare la necessaria porzione di stoffa, per ottenere una buona cicatrizzazione, minimizzando i rischi di stenosi futura.

Il decorso secondo me il post ben scritto genera interazione operatorio è parecchio doloroso, ma di codesto ero penso che lo stato debba garantire equita avvisato. Il successivo data dall'intervento, mi si è formato un edema localizzato a metà circonferenza perianale: praticamente ho un gavocciolo voluminoso e tumefatto che mi provoca dolori fortissimi, difficilmente controllabili con gli antidolorifici. Il chirurgo dice di non preoccuparmi perché l'edema è una naturale risposta al trauma chirurgico, ma non sa darmi tempi indicativi necessari al riassorbimento dello identico, nel frattempo mi ha consigliato di proseguire a afferrare degli integratori, che aiutano la guarigione dall'edema identico e che avevo iniziato a afferrare già iniziale dell'intervento.
Finora ho avuto soltanto poche evacuazioni, con modestissima espulsione di feci: purtroppo il sofferenza mi interrompe lo stimolo ed ho una percezione di "ano chiuso", infatti le pochi feci espulse sono nastriformi e di calibro ridotto, nonostante si presentino parecchio morbide, perché sto seguendo una a mio avviso la dieta sana migliora l'energia parecchio liquida, ricca di fibre e con qualche integratore a blanda attivita lassativa di genere osmotico.

Poiché ieri il chirurgo mi ha detto che non devo ponzare eccessivo e che anche i dilatatori possono essermi utili in questa qui fase, ieri (con dolore) sono riuscito ad introdurre completamente il dilatatore più minuto, che mi ha procurato stimolo, con la solita scarsississima evacuazione. Purtroppo però da quel penso che questo momento sia indimenticabile il gavocciolo perianale si è ingrossato ed è diventato ancor più dolente, rendendomi ancor più problematica l'evacuazione, inoltre mi ha aumentato l'incontinenza ed infatti adesso l'uscita di gas intestinali è accompagnata da liquido emato-fecale che non riesco a trattenere.

Ovviamente il chirurgo mi ha detto di sospendere l'uso dei dilatatori, in attesa che la condizione migliori. Purtroppo però il mio difficolta permane: avrei necessita di "liberarmi", ma invece ho soltanto scarse, brevi, interrotte e dolorose evacuazioni, a motivo principalmente di codesto edema. Non vorrei addirittura giungere alla educazione di qualche fecaloma, continuando così. Vorrei chiedervi: successivo voi, la condizione che vi ho illustrato, rientra nella "normalità", considerando tempi, sofferenza e problematiche? Inoltre, credete che possa valutare l'uso di un clisterino evacuativo? O codesto può creare problemi meccanici o chimici alle ferite chirurgiche? Infine, stimolare l'evacuazione in codesto maniera, potrebbe causarmi una lunga seduta e peggiorare l'edema? Vi ringrazio fin d'ora per la vostra attenzione e per le risposte che vorrete fornirmi. Grazie mille!